Grazie ragazzi/e!
La stampa vi ha infamati, i professori e i presidi vi hanno minacciati, la polizia vi ha intimiditi, i benpensanti di questa città così provinciale hanno detto che siete dei fannulloni buoni a nulla, gli intellettuali hanno pontificato sulla vostra pelle, i politici e gli aspiranti tali ne hanno approfittato ancora una volta per i loro sporchi giochi in favore della reazione democratica.
E’ vero, forse qualcuno di voi crede che Marx sia una marca di scarpe e Bakunin una di vodka; che in molti siano all’asciutto in materia economica e riguardo a spread, bund, bot, BCE e cocco-dè! Che per certi versi siate infantili e che i mulini a vento contro cui avete provato a scagliarvi richiedessero una coscienza e una volontà che era ancora tutta da costruire.
Eppure, non possiamo che dirvi grazie, ancora una volta.
Grazie a chi ha partecipato alle assemblee delle singole scuole mettendo in discussione in maniera concreta il principio democratico della delega e rendendo reale la parola Autorganizzazione, oltre ad aver preso la parola nelle suddette assemblee superando quelle timidezze che contribuiscono a renderci muti di fronte al Potere ed all’Ingiustizia.
Grazie a chi ha rifiutato di essere “rappresentato dai rappresentanti” e non si è perso neppure un’assemblea del coordinamento delle scuole contribuendo ad inceppare i piani di chi avrebbe voluto uniformarci ad una linea che in realtà, sappiamo tutti, non c’era!
Grazie a chi ha partecipato ai momenti di discussione nelle singole strutture affrontando temi e prospettive d’analisi che normalmente si preferiscono tacere.
Grazie a chi senza che una qualche autorità o comitato centrale glielo comandasse e imponesse ha provveduto a procurare, recuperare, rubare, gli alimenti che hanno sfamato tutti, a cucinarli e condividerli senza la mediazione del denaro, a tenere pulite alla meglio le strutture scolastiche occupate, permettendo di assaporare pillole di Autogestione.
Grazie a chi ha fatto l’amore nelle occupazioni, per la prima o per l’ennesima volta, perché di amore ha bisogno questo mondo, perché non si finisca come alcuni dei vostri genitori a cui questa società ha fatto perdere la voglia e il tempo per farlo.
Grazie a chi ha espresso complicità, solidarietà attiva, e vicinanza (almeno a parole) non lasciando soli gli studenti di fronte al lupo famelico dell’ “opinione pubblica” e della “società civile” istigata dalla stampa imboccata dalla repressione poliziesca.
Un grazie anche ai cuozzi, i ragazzi di strada, i vandali, gli abbrutiti da questa società infame, gli sfruttati che fanno il gioco della reazione, perché la noia che genera il loro nichilismo contro-rivoluzionario, è il naturale prodotto degli attuali rapporti economici e sociali, e ci ha dato la possibilità di riflettere su uno spaccato sociale che ci richiama all’urgenza della Rivoluzione e al rovesciamento di questo mondo.
Un grazie a chi ha avuto coraggio, ha sfidato la rassegnazione imperante della nostra realtà, e con l’esperienza delle occupazioni è diventato grande, maturando e infarinandosi in una coscienza di classe che gli adulti di questa città, che osano sentenziare su questa esperienza, non hanno, proni come sono allo sfruttamento salariato e alla mercificazione delle loro vite.
Sono solo le occupazioni delle scuole ad essere finite. Tutto comincia adesso.
Arrivederci nelle strade!
Collettivo Studentesco Anarchico “Agitazione”
Assemblea tutti i mercoledì dalle 16.00 al Centro Studi Libertari “Pensiero e Volontà”, via B. Lucarelli 65 – Triggio
una grazie anche alla famiglia basile, che c’ ha dimostrato cosa non fare per essere rivoluzionari. ed un grazie anche al sindacato della scuola che per una volta si è fatto i cazzi suoi tranne un paio di interviste ai soliti babucchi uscite sui giornali ed un grazie alle mamme che hanno fatto delle figlie così belle e rivoluzionarie