Nasce la “Janara Squat”

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Nonostante il tentativo di sgombero da parte dele forze dell’ordine di ieri 3 novembre, la “Janara Squat”, nuova occupazione nel centro di Benevento, resiste. Il posto è in via Niccolò Franco (piazza Vari). Passate a dare una mano per ricostruire quello che guardie e operai comunali hanno distrutto ieri. Di seguito il testo del volantino distribuito ai vicini che abitano il quartiere.

Un buon giorno per vivere!

Buongiorno a tutti. Ci presentiamo. Siamo i vostri nuovi vicini. Abbiamo deciso di liberare dall’abbandono pluriennale e dall’incuria la casa di via Niccolò Franco di proprietà del Comune di Benevento per andarci ad abitare.
Vi chiederete come mai veniamo a dirlo a voi.
La cosa è presto detta.
La nostra azione, oltre a soddisfare il nostro bisogno abitativo, vuole essere una denuncia contro l’attuale organizzazione sociale.
Riteniamo un paradosso che da un lato nella nostra città (come d’altronde ovunque) esistano centinaia di immobili vuoti, pubblici o privati che siano, ad alimentare la speculazione edilizia, mentre dall’altro un fortissimo bisogno abitativo non riesca ad essere soddisfatto a causa dei salari da fame (quando ci sono) e della precarietà lavorativa della maggior parte della gente che non consentono di pagare i prezzi astronomici degli affitti e dei mutui.
Riteniamo una follia che i giovani, soprattutto nel nostro Sud Italia, sempre a causa delle attuali condizioni economiche e sociali, siano stati costretti a rinunciare ad aspirazioni di autonomia dalla famiglia di nascita, facendosi «bamboccioni» e restando a carico di mammà e papà, in attesa di un «posto» che non arriverà mai, o che Renzi gli dia 80 euro da un lato portandogliene via il doppio dall’altro.
Rifiutiamo le logiche clientelari tanto care ai padroni di questa città, per cui per avere un tetto sopra la testa o un lavoro, casomai in qualche «cooperativa» con le mani in pasta, si sia costretti ad andare a mendicare al Sindaco, all’Assessore o al Prete di turno.
Ma soprattutto odiamo la rassegnazione di fronte all’ingiustizia che regna sovrana in questo mondo e la miseria morale e materiale che ne deriva, e per questo ad essa abbiamo preferito e preferiamo, in questa ed in altre situazioni, l’Azione Diretta.
Non abbiamo alcuna intenzione di arrecare danno o disturbo a chi ci abita intorno, e se questo dovesse accadere non sarà nostra responsabilità ma solo ed esclusivamente il frutto dell’intervento della repressione e della violenza poliziesca.
Altresì vi preghiamo di venirci a trovare in qualsiasi occasione lo riteniate necessario, a maggior ragione se vi va di conoscerci più a fondo, di fare quattro chiacchiere, di aiutarci nei lavori di ristrutturazione dell’immobile, di discutere delle idee cui abbiamo accennato poc’anzi.
Sicuri della vostra solidarietà e della complicità attiva di tutte le realtà di base e dell’antagonismo sociale cittadine e non, che senz’altro saprà esprimersi in mille modi, per il momento vi salutiamo.

Gli occupanti della Janara Squat

«…i beneventani, atterriti e pavidi, da dietro le finestre spiavano quei Guerrieri. I capelli lunghi alla luce dei fuochi, le urla di guerra nella notte buia, furono attribuiti dagli occhi cristiani dell’immaginario collettivo a donne malefiche impegnate in orge demoniache, trasformando sempre più quel rito, ma portandolo pian piano nel campo del meraviglioso…»

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Una risposta a Nasce la “Janara Squat”

  1. Giovanni scrive:

    Un abbraccio a tutti i Compas dello Squat.
    Un motivo in più per ritornare a casa, almeno per le feste…
    Un fanculo a sbirri et similia.
    Un saluto dalla padania sterile e desolata dove incontrastato regna il renzismo e i suoi sgherri, dove la Natura Ribelle e Anarchica si fa gioco di chi la vorrebbe ridotta ad un capitolato economico sul bilancio di qualche multinazionale.
    A presto.
    HASTA SIEMPRE COMPANEROS

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