Probabilmente, se il mondo non fosse piombato nella barbarie culturale (oltre che umana in generale) e i De Andrè e i Claudio Lolli non fossero stati sostituiti da Speranza e Achille Lauro, oggi la tua storia sarebbe diventata una poesia decadente degna dell’Antologia di Spoon River, o gli endecasillabi di una ballata di “Non al denaro, non all’amore né al cielo”.
“Un geologo”. Un gigante (non certo nel fisico, esile e rachitico!) dal cuore grande e la testa dura come le montagne che studiavi, indagavi, amavi, difendevi. Un Uomo, cui la vita, la sorte, il destino, la morte, Dio (?!) hanno giocato uno scherzo veramente di cattivo gusto… Continua a leggere