La notte tra sabato e domenica una pattuglia di polizia è stata chiamata a piazza Piano di Corte per una segnalazione di "musica ad alto volume" effettuata dai residenti della zona. La pattuglia è stata accolta dal disappunto di qualche presente.
Ecco come la "velina" della questura si è materializzata sui giornalacci locali. Sappiamo bene che si tratta di una precisa manovra strettamente funzionale ai progetti cittadini di videosorveglianza e controllo sociale che le autorità hanno intenzione di intraprendere a breve. I giovani sono "irrequieti" e "delinquono" (si divertono), c’è bisogno di più polizia e "pulizia". Questa l’idea che si vuole a tutti i costi diffondere.
La "contestazione" avvenuta sabato notte, però, è la dimostrazione che per fortuna c’è ancora qualcuno che non si vuole sottomettere alle logiche repressive e agli isterismi securitari.
tratto dal Sannio Quotidiano
Prima i cori, poi il lancio di oggetti (bottiglie ed altro) contro l’auto della polizia. All’insegna del teppismo le prime ore della Pasqua vissute in piazza Piano di Corte, nel centro storico della città. Tutto è cominciato intorno alle 2.30 di domenica quando è stato chiesto l’intervento della Volante per una segnalazione di musica ad alto volume in un pub. Giunti nella zona, gli agenti hanno contattato la titolare del locale, che ha immediatamente provveduto ad interrompere la diffusione della musica.
Tutto risolto, ma l’arrivo dei poliziotti ha scatenato la reazione di un centinaio di giovani che sostavano nella piazza: dapprima con cori e slogan contro le forze dell’ordine, quindi con il lancio di oggetti all’indirizzo dell’auto di servizio, che ha lasciato la zona.
Non è la prima volta che vengono registrati simili episodi – era già accaduto, ad esempio, in piazza Vari – che ripropongono un problema che non può diventare di ordine pubblico. Perchè, se da un parte esiste la necessità di garantire la libera attività commerciale e la possibilità di svago e di offerta per tutti, dall’altra c’è quella di garantire il rispetto dei residenti nelle zone interessate soprattutto nei week end, attraverso controlli e verifiche di natura amministrativa. Fissando regole che vanno osservate.
da il Quaderno
Torna alla ribalta la questione della vigilanza notturna nelle strade del centro storico a Benevento. Nella notte tra sabato e domenica, intorno alle 2,30, un gruppo di giovani ha inveito con slogan e lancio di oggetti contro gli agenti della Polizia. Questi erano stati allertati da alcuni abitanti della zona per musica ad alto volume proveniente da un locale di Piazza Piano di Corte. Il titolare ha recepito la richiesta dei poliziotti ma la decisione non è stata apprezzata dai giovani che sostavano in piazza i quali hanno iniziato a inveire contro gli agenti e a lanciare oggetti tra cui bottiglie. –>
dal Mattino
Questa volta un gruppo di giovani ha inveito con slogan e lancio di oggetti contro gli agenti chiamati in centro storico per la tutela della quiete pubblica venuta meno a piazza Piano Di Corte per musica ad alto volume, proveniente da un locale. Un ennesimo intervento quello delle forze dell’ordine che ripropone un problema che si trascina da tempo, con fasi alterne. Si è cercato anche di porvi qualche rimedio, ma alla resa dei conti il problema resta del tutto irrisolto. Nella notte tra sabato e domenica, verso le 2,30 alla centrale operativa della Questura sono arrivate segnalazioni da abitanti della zona di piazza di Piano di Corte per musica ad alto volume proveniente da un pub denominato «Sfizi longobardi». Una pattuglia della Volante è giunta sul posto ha invitato la titolare del pub a interrompere la musica, cosa che è avvenuta. Ma la decisione non è stata «apprezzata» da un centinaio di giovani, che hanno iniziato a inveire con slogan diffamatori nei confronti degli agenti della Volante. Inoltre non è mancato qualche lancio di oggetti, tra cui bottiglie, all’indirizzo dell’auto della polizia di Stato. Una nottata peraltro caratterizzata anche da altri analoghi interventi, sempre per musica ad alto volume in locali ubicati in centro che pur avendo,tra l’altro, la chiusura alle due, in alcuni casi non vi ottemperano. C’è da tempo una problematica che riguarda il centro storico nelle ore notturne specie in alcune notti. Ci sono infatti molti locali con orario prolungato e con clientela in prevalenza di giovani. Tutto ciò ha rivoluzionato la vita nelle ore notturne. Sono scattate le proteste da parte dei residenti che vedono compromessa la quiete notturna. Dall’altra parte vi sono interessi commerciali che anche essi chiedono di essere tutelati. C’è più in generale la voglia di aggregazione che caratterizza molti gruppi di giovani. Tutto questo aveva portato circa un anno fa al potenziamento della vigilanza in centro storico con particolari provvedimenti da parte delle forze dell’ordine. Nei controlli erano stati coivolti per un breve periodo anche i vigili urbani che terminano il loro servizio abitualmente alle 21, tranne in particolari situazioni alle ventiquattro. Si era ipotizzato anche una sorta di isolamento con sbarre e telecamere in grado di riprendere eventuali eccessi dei frequentatori della notte per la zona di piazzetta Vari. Poi tutto è rimasto invariato e continuano solo le chiamate per turbativa alla quiete pubblica, con gli agenti costretti ad intervenire. E ora questi interventi cominciano a non essere graditi e scattano le reazioni.