Detenuto denuncia, Benevento, “piccola Guantanamo”

In una sezione speciale del carcere di Benevento sarebbero detenuti solo islamici che verrebbero picchiati e insultati, in una sorta di ‘piccola Guantanamo’. A denunciarlo e’ l’avvocato milanese Giuseppe Pelazza che rende nota una missiva dell’algerino Yamine Bourama.


"A gennaio del 2008 – e’ scritto nella lettera – e’ stata aperta una nuova sezione Eiv (elevato indice di vigilanza) a Benevento composta di soli prigionieri islamici, una decina in tutto, 5 algerini, 2 iracheni, un egiziano, un tunisino e un anziano palestinese di 82 anni, da 17 anni detenuto per il sequestro della nave Achille Lauro". "Bourama – spiega Pelazza – ha gia’ chiesto un incontro con il capo della procura di Catanzaro dove e’ stato trasferito di recente per formalizzare il tutto in un esposto penale". Il nordafricano, che nel titolo della sua missiva definisce la sezione del carcere campano ‘una piccola Guantanamo in Italia’, racconta di essere stato picchiato piu’ volte e di aver subito diverse vessazioni, prima di finire con una punizione di 15 giorni di isolamento. "Al momento del trasferimento un ispettore mi minacciava un’ultima volta dicendomi di non parlare di quanto era successo", continua il detenuto. "La struttura della sezione e’ gia’ di per se’ significativa, bocche di lupo alle finestre oltre alle reti, reti sopra il passaggio, e’ un regime di detenzione intimidatorio e teso a imporre una disciplina militaresca", aggiunge Bourama, che precisa di essere stato colpito in diverse occasioni con pugni in faccia, "anche in infermeria davanti al medico e all’ispettore dove ero stato portato per le cure". L’avvocato Pelazza ricorda che "l’Italia e’ gia’ stata condannata dalla giustizia europea a causa di queste sezioni ad alto indice di vigilanza".

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