Fermare il massacro, fermare la guerra

Di seguito il volantino distribuito da alcuni anarchici al presidio per Gaza tenutosi il 14 Gennaio 2009 davanti la Prefettura di Benevento.

DIETRO OGNI STATO SI NASCONDE UN ASSASSINO…

…E QUESTA VOLTA PORTA LA STELLA DI DAVIDE IN PETTO!

Come vi sentireste se qualcuno venisse a dirvi che da oggi la terra in cui siete nati e cresciuti non vi appartiene più, ma che appartiene ad un’istituzione che dispone del monopolio della violenza?

Come vi sentireste se questa istituzione – chiamiamolo Stato – non contento dei territori già occupati ne volesse ancora, e costringesse 6 milioni di voi a sparpagliarvi per il mondo?

Come vi sentireste se vi togliessero ogni possibilità di vivere, distruggendo le vostre case ed i vostri campi, primaria e a volte unica fonte di sostentamento?

COme vi sentireste se per muovervi ed andare a trovare gente cara, o anche solo per lavorare, foste costretti a passare attraverso un check-point militare?

Come vi sentireste se cominciassero a costruirvi attorno un muro lungo 728 kilometri, alto in alcuni casi anche 8 metri, intervallato da sistemi di recinti elettrificati, filo spinato, trincee, stradine di pattuglia, videocamere e sensori?

Ve lo diciamo noi. Vi sentireste come i palestinesi di Gaza e tutti quegli uomini e quelle donne nel mondo costretti a subire le violenze di un qualsiasi Stato.

Da quando l’offensiva militare sferrata dall’esercito israeliano nella Striscia di Gaza è cominciata, il numero dei morti accertati è ormai di 869.

Tra essi almeno 270 erano bambini, circa un terzo del totale, mentre 98 erano donne; dodici gli operatori sanitari. I feriti ammontano a 3.490, molto al di sopra delle capacità ricettive delle strutture ospedaliere dell’enclave. In campo israeliano risultano finora essere state uccise tredici persone, di cui dieci militari; le altre erano abitanti delle zone nel sud dello Stato ebraico, colpite dai razzi scagliati da Gaza da militanti dei gruppi radicali palestinesi.

Non ci interessa entrare nel merito della ormai pluridecennale questione Israelo-palestinese. Siamo contro tutte le religioni e contro tutti i nazionalismi.

Pensiamo che la questione debba essere ripensata e ricollocata su basi di classe e non di appartenenza religiosa o culturale:

– evidenziando come sia in Israele che in Palestina vi siano lobby e borghesie che difendono i loro interessi mentre i lavoratori di entrambi questi paesi sono mantenuti in posizione di subalternità e sfruttamento;

– svelando il ruolo fondamentale svolto dalla mistificazione religiosa in ambo i campi.

Ci schieriamo con gli oppressi di ogni dove.

Siamo sensibili ai destini dei popoli e non alle sorti dei governi che li rappresentano o intendono rappresentarli: Siamo, pertanto, vicini alle popolazioni di Gaza, ma contrari alla costituzione di un governo palestinese, convinti che solo da una loro autonoma iniziativa politica, che parta dal basso e rifiuti le suggestioni di avanguardie pseudo-popolari sempre pronte – come inequivocabilmente insegna la storia – a riprodurre il dominio dell’uomo sull’uomo, possa venire una soluzione definitiva dei loro problemi.

Solidarizziamo con gli inermi, i bambini, le donne e gli uomini che si trovano a vivere l’ennesima tragedia immane generata da Stati e Capitale e ci disponiamo – come sempre fatto – a favorire le rivolte sociali intese a scardinare ogni potere costituito e a realizzare la libera e pacifica convivenza umana.

CONTRO LA GUERRA, CONTRO LA PACE, PER LA RIVOLUZIONE SOCIALE!

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