Emergenza rifiuti, De Gennaro: riapriremo la discarica di Tre Ponti a Montesarchio

tratto da www.ilquaderno.it 

Il neo commissario Gianni De Gennaro ha presentato oggi ufficialmente il suo piano per uscire dall’emergenza rifiuti in Campania. Le decisioni dell’ex capo della Polizia riguardano anche la provincia di Benevento. Nei prossimi giorni, infatti, è prevista la riapertura della discarica di Tre Ponti a Montesarchio. La voce era già circolata nei giorni scorsi ma solo oggi si è avuta la conferma.
Sfumano così i lavori di risanamento e riqualificazione ambientale, infrastrutturale e polifunzionale della zona di Tre Ponti di Montesarchio annunciati nell’ottobre del 2007 dal presidente della Provincia Carmine Nardone.

 

Insieme al sito sannita, sono stati scelti Difesa Grande (Avellino) e Villaricca (Napoli). I siti di stoccaggio saranno invece a Marigliano, Pianura e Ferrandelle. Per Pianura, il luogo sarà fuori dalla discarica e solo per deposito di ecoballe, attuando protocolli per l’inertizzazione. De Gennaro ha indicato anche che "le vasche per la raccolta del percolato saranno disposte a Eboli e Nocera Superiore". Rimane invece

momentaneamente fuori dal piano la discarica di Parapoti "che per ora – ha chiarito il supercommissario – resta di riserva".

Il piano per uscire dall’emergenza, dunque, c’è. Entro 48 ore dovrebbe scattare il placet di Palazzo Chigi. Prima della presentazione alla stampa avvenuta nel primo pomeriggio di oggi, De Gennaro ha riunito questa mattina i presidenti delle 5 province campane, i prefetti, il presidente della Giunta Regionale Antonio Bassolino e il sindaco di Napoli Rosa Russo Iervolino.

Il commissario ha spiegato che l’obiettivo è fermare gli impianti Cdr entro 10-15 giorni così che vengano rimessi a norma e trasformare i rifiuti secondo le modalità che le istituzioni locali avranno individuato come le più opportune. La decisione sulla riapertura delle discariche è giunta in quanto bisognava individuare “un grande buco” dove sistemare le 250 mila tonnellate di rifiuti accumulate sino ad oggi, più le settemila tonnellate prodotte ogni giorno.

Questo "grande buco", ha aggiunto il supercommissario, "doveva avere anche la caratteristica di essere pronto in tempi rapidissimi, diciamo 7-10 giorni, e che fosse funzionale a smaltimento molto rapido, di circa 10 mila tonnellate al giorno". Sulla base di queste parametri – ha sottolineato De Gennaro – abbiamo dovuto decidere se scegliere un unico "buco" da un milione di tonnellate. Abbiamo messo quindi sul tavolo tutte le ipotesi, compresa l’apertura di siti di stoccaggio provvisorio nei pressi delle nuove discariche individuate, ma servivano 30 giorni.

Alla fine abbiamo scelto di puntare su discariche esistenti o su siti di stoccaggio provvisorio di grandi capacità e allestibili in pochi giorni". L’ex capo della polizia ha sottolineato anche l’importanza di avviare in maniera decisa la raccolta differenziata. "Si deve ridurre la produzione di 7.200 tonnellate al giorno, magari scendere a 6.500 – ha ricordato – Per questo avvieremo una raccolta differenziata straordinaria".

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