Monnezza e miseria in Campania

La nuova discarica regionale di Sant’Arcangelo Trimonte sarà operativa a partire dal 15 giugno. Il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, ha firmato il decreto del Governo che prevede misure straordinarie per fronteggiare l’emergenza rifiuti in Campania.

Il provvedimento è stato pubblicato oggi sulla Gazzetta Ufficiale. E’ stato, quindi, reso noto l’elenco delle discariche che era stato secretato dopo la riunione del Consiglio dei Ministri a Napoli per evitare tensioni tra la popolazione.

Per il Sannio si tratta di una conferma rispetto alle dichiarazioni rilasciate ieri dal sottosegretario Giudo Bertolaso. Nel sito di località Nocecchia i lavori proseguiranno affinché i rifiuti possano essere depositati entro la metà del prossimo mese.

Per quanto riguarda le altre province, queste le decisioni assunte dal Governo: Savignano Irpino (Avellino) località Postarza, Serre (Salerno) località Macchia Soprana e Valle della Masseria, Andretta (Avellino) località Pero Spaccone, Terzigno (Napoli) località Pozzelle e Cava Vitiello, Chiaiano (Napoli), Caserta località Torrione (Cava Matroianni), Santa Maria La Fossa (Caserta) località Ferrandelle.

Il potere sta provando in ogni modo a mettere zizzania tra le varie realtà di lotta antidiscarica. E’ il caso soprattutto di zone come il Sannio, dove in ogni modo si vuol far credere che il problema rifiuti sia un problema esclusivo della città di Napoli che vuole trasformare il Sannio nella sua pattumiere.  

Sono tutte falsità. E’ il capitalismo che attacca la salute e l’ambiente dell’intero globo. Dividersi ed accusarsi vicendevolmente, farsi la guerra tra poveri, non è altro che il modo migliore per far passare i piani criminali dei governi di qualsiasi colore.

E’ necessario creare una fitta rete di solidarietà tra le varie realtà ambientaliste che si stanno muovendo attualmente su tutto il territorio, radicalizzandole e conferendole una matrice ecologico-sociale, anticapitalista ed antiautoritaria (antipartitica).

E’ necessario anche nel Sannio fare come a Pianura e Chiaiano!

PACE TRA GLI OPPRESSI, GUERRA AGLI OPPRESSORI.

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3 risposte a Monnezza e miseria in Campania

  1. Giovanni scrive:

    Sono d’accordo con le parole del Compagno che ha scritto il commento. Io sono dell’idea che mai come in questo periodo c’è bisogno di unità e solidarietà: il problema della monnezza è un problema planetario che riguarda la società capitalistica che non disdegna di ridurre gli uomini a rottami di un esistere senza nessun altro scopo che quello di produrre, consumare e crepare, possibilmente prima della “sospirata” pensione, tanto per fare risparmiare qualcosa allo stato.
    Secondo me vanno unificate le lotte contro l’uso della natura a fini di speculazione e distruzione.
    io vivo, per motivi di lavoro, in una delle città più inquinate di tutta la pianura padana, dove fanno la raccolta differenziata, ma guarda caso le monnezza dell’Ospedale di Parma è stata interrata tra Caserta e Napoli, alla faccia del federalismo che tanto sta al cuore, forse è meglio dire portafoglio, di tanti legaioli locali.
    Anche quì si stanno ponendo il problema della costruzione dell’inceneritore, che sanno già provocherà aumenti di malattie e morti per tumori. Ma è molto probabile che venga costruito presso le periferie occupate da nuovi-immigrati africani, o da quei vecchi immigrati dal sud, che qualche decennio fa hanno costruito il benessere e la fortuna degli altri, quelli che abitano in collina e sperano di respirare sempre aria buona.
    Questa è una città in cui OGNI GIORNO CI SONO 4 INFORTUNI SUL LAVORO, soprattutto in campo edilizio, e nelle fabbriche di metalli.
    Questa è una città che ha deciso di fornirsi di una metropolitana, del costo di circa €350.000.000, metà pagati dal comune, gli altri dallo stato.
    questa è una città in cui si sono riuniti i sindaci sceriffi che hanno chiesto misure eccezionali contro il disordine e la delinquenza, numerosi sono gli episodi di vere e proprie retate ai danni degli immigrati non in regola, o in attesa di essere messi in regola, da chi? i padroni; per fare cosa? essere carne da macello per qualche centinaio di euro.
    Sapete che una delle maggiori ditte di costruzione della città importa direttamente manodopera in nero dall’Africa, e dall’Est Europa?
    Sapete che la stessa ditta pagava i suoi operai bianchi, cattolici e padani, non più di mille euro al mese?
    Io penso che anche tutto questo sia monnezza, monnezza sociale, monnezza economica, monnezza umana.
    E sono convinto che non possiamo fermarci alle sole lotte contro le discariche, perchè se non stiamo attenti tra un pò ci manderanno anche noi in discarica, o peggio faranno del mondo intero una immensa e sterminata discarica.
    Dalla pattumiera nord
    un saluto anarchico e libertario
    Giovanni

  2. zak scrive:

    Le ‘vostre’ amministrazioni? ma di chi? certo non degli anarchici, che da sempre denunciano le infamie di qualsiasi potere e qualsiasi amministrazione, senza sconti per nessuno.

    L’immondizia per strada è solo la goccia dell’iceberg, il marciume alberga in questa società fatta di uomini morti dentro che si fanno sfruttare fino alla morte dalle stesse merci da loro create, e che ormai sono diventate i nostri veri padroni…almeno secondo me!

    Tu che ne dici?

  3. Giachi scrive:

    Guarda che la causa di tutti questi problemi sono state le vostre amministrazioni che hanno lucrato sui diritti dei cittadini campani!

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