Napoli: Apartheid a Pianura

Tratto da http://napoli.indymedia.org

 

E’ in corso da stamattina lo sgombero del lotto PIU’UNO di via Trencia a Pianura. Lo stabile, occupato da cittadini italiani e migranti, durante la giornata è stato oggetto anche di un incendio che ne ha aggravato le già fatiscenti condizioni. I funzionari del comune si sono presentati senza alcuna ipotesi di sistemazione e nuova collocazione per gli abitanti, soprattutto per i migranti (ancora li’ fuori in queste ore) sostenendo che dall’ultimo censimento non risultavano cittadini extracomunitari, sebbene la situazione sia documentata da una vertenza che dura da una decina d’anni e siano stati effettuati blitz antimmigrati capeggiati dalla destra di Pianura. Una delle ipotesi di sitemazione era quella di una scuola di Napoli in via P. Scura, nella quale però si sono barricati durante la giornata quanti – guidati dalla destra di alleanzanazionale – non volevano li’ i migranti da pianura.

Comunicato della Rete Antirazzista Napoletana 

"Un assessore per i bianchi, un assessore per i neri… L’ipocrisia delle istituzioni. La protesta razzista in via Pasquale Scura"

Al momento in cui scriviamo sono ancora in mezzo alla strada parecchie decine di immigrati dal Burkina Faso e dal Capoverde, moltissimi richiedenti asilo, diversi bambini. Una parte ha trascorso la notte sui materassii nel mezzo di via Trencia a Pianura, dopo lo sgombero di ieri e una giornata assurda e difficile da dimenticare. Ma riepiloghiamo la lunga coda degli avvenimenti che fotografano una città in cui la discriminazione e il malgoverno hanno segnato un altro punto a favore dopo i pogrom di Ponticelli, il posto in prima fila nella schedatura etnica dei rom, la tragica vergogna di Torregaveta… 

I fatti:  

1)
La mattina di ieri polizia e carabinieri avviano lo sgombero del "lotto1" di via Trencia a Pianura. Uno stabile fatiscente in cui abitano insieme circa 40 nuclei di "autoctoni" e una ottantina tra immigrati e rifugiati. Alcuni tra i napoletani (16 nuclei) sono assegnatari che aspettano ancora una casa popolare dal terremoto del 1980…!
 2)
Si tratta di un problema conosciuto. La convivenza ha funzionato bene, ma lo stabile occupato è fatiscente. Il comune di Napoli dice da anni di occuparsene, eppure arriva allo sgombero coattivo e senza nessuna soluzione! Il motivo formale è l’emergenza sicurezza per un incendio che si è sviluppato al pian terreno il giorno prima. In realtà chiunque può vedere che i danni dell’incendio (forse doloso) sono molto relativi e non aggiungono ne tolgono davvero niente all’agibilità della struttura. Ma la vicenda è utilizzata dall’assessore alla protezione civile Nugnes per forzare uno sgombero al buio!Ricordiamo che le abitazioni occupate in via Trencia (come quelle via dell’Avvenire sempre a Pianura) sono state fatte oggetto di propaganda xenofoba già lo scorso anno da parte di Alleanza Nazionale. Manifesti razzisti cui seguì un blitz di carabinieri, accompagnati da rappresentanti di AN, a "caccia di immigrati"…
 

3)
Il comune di Napoli non ha preparato alcuna soluzione. In realtà la città e la regione rispetto alle altre realtà italiane non hanno mai individuato strutture per l’accoglienza. Difficile così non farsi precipitare le emergenze addosso… Addirittura un funzionario presente allo sgombero sostiene che il censimento degli assistenti sociali pochi giorni prima non ha rilevato la presenza di immigrati! (Eppure potevano chiedere ai carabinieri e ad AN…).

4)
Si mette in moto la meravigliosa macchina da guerra dell’emergenza!Ma in maniera quanto meno bizzarra..: l’assessore alla protezione civile, Nugnes, trova rifugio temporaneo solo ai napoletani (la sede della municipalità). Quello alle politiche sociali, Riccio, si occupa di migranti e rifugiati… Perchè seguire questo schema di divisione per degli sfrattati che vivono insieme da dieci anni, è un mistero irrisolto. Nei fatti i primi trovano almeno un rifugio, per i secondi l’odissea invece continua…Infatti in serata l’assessore Riccio individua come rifugio temporaneo una scuola a via Pasquale Scura, a Montesanto. I migranti e i rifugiati accettano di uscire dal palazzo e caricano materassi e beni essenziali sui camion… quando tutto si blocca. Si saprà dopo che in via Pasquale Scura è scoppiata la protesta di alcune decine di persone (guidate, pare, da Salvatore Lezzi, un consigliere municipale ex di Forza Nuova – l’organizzazione neofascista). L’arma di propaganda per sobillare la protesta anti-immigrati è che "si prendono la scuola".Tanto basta perchè la questura e la prefettura blocchino tutto, perchè "non possiamo garantire la sicurezza"…! Ma "domattina ci sarà un tavolo organizzativo in prefettura che garantirà l’accesso allo spazio".Gli immigrati dormono in strada (nella foto) e nelle macchine.
Stamattina la lieta novella: "Abbiamo scherzato. Non c’è nessun tavolo, la soluzione di via Pasquale Scura per noi è impraticabile (!?)".

La beffa è completa, come l’ennesimo episodio di discriminazione nella nostra città. Migranti e rifugiati sono in strada. L’odissea, al momento, continua…

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