Benefit Francesco

Viviamo una realtà periferica e provinciale e spesso ci siamo interrogati su come poter contribuire ad aiutare concretamente tutti quei compagni (o almeno qualcuno di loro) che si trovano a dover subire i colpi attuali della reazione a causa delle scelte di vita che li hanno condotti sulla strada di lotte antiautoritarie ed anticapitaliste.

Ardire, Ixodidae, Mangiafuoco sono solo alcune delle operazioni poliziesche abbattutesi sul movimento anarchico di lingua italiana, così come le pesanti condanne definitive per le giornate di Genova contro il G8 nel 2001, o le condanne di primo grado (oltre che le varie misure cautelari apriori) per la giornata del 15 Ottobre 2011, quando l’indignazione si trasformò in rabbia.

Non ci serve dover ribadire che, com’è logico, lo Stato tenda a zittire chi con il Pensiero e l’Azione voglia rovesciare un mondo fondato ancora sullo sfruttamento dell’uomo sull’uomo.

Il 4 e 5 Gennaio 2013 si è tenuta una (si spera) prima edizione di Tattoo Circus cittadino presso il Centro Studi Libertari “Pensiero e Volontà”. Seppure in formato mini, a causa soprattutto degli spazi, la due giorni è andata in maniera favolosa. Certo non sono mancati gli imprevisti e gli inconvenienti, ma in generale la partecipazione è stata massiccia, e non possiamo esimerci dal ringraziare i quattro tatuatori ed il piercer che si sono resi protagonisti attivi rendendo possibile la due giorni, né tutti i partecipanti che facendo proprio lo spirito di condivisione su cui si fonda la Bella Vita hanno reso possibile (anche questa volta) che il bar funzionasse senza la mediazione del denaro.

I tatuaggi ed i piercing realizzati sono stati pagati con offerte libere il cui ammontare totale è stato di 450€ (escluso il rimborso dei soli materiali a chi li ha realizzati).
Il ricavato non è certo un capitale, ma per una realtà di provincia come la nostra, al primo tentativo, è più che dignitoso. Certo ci sarebbe piaciuto mandare soldi a quanti più compagni inguaiati con la Legge possibile, ma è evidente che per motivi oggettivi siamo costretti a scegliere…

Francesco “Pivello”, è un compagno di Savona che si trova dal 22 Novembre scorso agli arresti domiciliari, accusato di “devastazione e saccheggio” per l’agitazione di piazza del 15 Ottobre 2011 a Roma.
“Devastazione e saccheggio”, la cui pena va dagli 8 ai 15 anni, lo ricordiamo, è un reato introdotto durante il ventennio fascista con il Codice Rocco, che, soprattutto da dopo le calde giornate di Genova del 2001, si ripresenta puntuale come arma repressiva utilizzata nei confronti di chi in piazza sceglie di praticare conflittualità anziché limitarsi a rappresentarla.

Coscienti che la miglior forma di solidarietà consista nello sviluppare lotte sul territorio, proseguire quelle intraprese dai compagni colpiti dalla repressione e diffondere idee di libertà e mutuo appoggio, dai quartieri ai posti di lavoro, mandiamo un saluto a Francesco e a tutti gli altri prigionieri rivoluzionari.

Per la Rivoluzione e l’Anarchia.

Gruppo Anarchico “Senza Patria” – Benevento, http://gaa.noblogs.org

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