Le nocività non si gestiscono… si sopprimono!

Di seguito trovate il volantino distribuito dagli anarchici durante il corteo di questa mattina (lunedì 14 gennaio 2008) contro l’indivizuazione di Colle Alto di Morcone come sito per lo sversamento di 400.000 tonnellate di ecoballe.

 


LE NOCIVITA’ NON SI GESTISCONO… SI SOPPRIMONO!

 

Ciclica, così come tutte le crisi del capitalismo, è tornata alla ribalta da qualche mese l’emergenza rifiuti in Campania che, è proprio il caso di dire, si configura sempre più come una regione con i rifiuti alla gola!

Lo Stato continua ostinatamente con la gestione commissariale, prolungata, lo ricordiamo, fino al 30 novembre 2008, mentre tutti i politici locali, cercano di darsi da fare per non essere buttati giù dalle proprie poltrone. Qualcuno, come Bassolino, addirittura fa il mea culpa, aggiungendo immediatamente che privarlo della propria carica sarebbe però un errore. Soluzione perversa… resta dove sta!

Il mondo intero ha gli occhi puntati sul territorio campano, l’unico luogo dove sembra che l’idillio capitalista sveli più che altrove gli scheletri (è proprio il caso di dirlo) nell’armadio.

In tanti credono, o vorrebbero far credere, che quello dei rifiuti sia un problema strettamente regionale, dovuto alla camorra, al mal governo (come se esistesse un buon governo!), alla presunta inciviltà degli abitanti di determinate località, ad un errato e fallimentare piano di smaltimento rifiuti. Come al solito la gente imboccata da media, politici ed affaristi, non riesce a cogliere che quello ambientale, non è nient’altro che uno dei tanti sintomi dovuti all’attuale sistema economico e di produzione; che non è appellandosi alla magistratura, ai politici, e alle nuove tecnologie proposte da quella religione laica che è ormai la scienza, che si supera una situazione di questo tipo.

Tutti vogliono come al solito trovare una soluzione al problema specifico, senza analizzare quelle che ne sono le cause generali.

Ed ecco che da un’errata analisi, si ottiene un’errata soluzione. Nessuno dice: “Aboliamo il Capitale! Eliminiamo le istituzioni!”, ma tutti ripetono le parole d’ordine che non sono altro che la solita lagna di: “Raccolta differenziata! Più legalità! Nuovo piano rifiuti!”. Come se quelli attuali non fossero i risultati della legalità! Come se le manganellate sulla gente di Pianura, o i fanghi tossici sversati nel fiume Sabato, o il fatto che il nuovo commissario governativo De Gennaro, capo di quella che fu la mattanza della scuola Diaz a Genova nel 2001, non fossero tipiche espressioni di legalità!

I soliti capi popolo, nonché pompieri per le rivolte e le insurrezioni, parlano di raccolta differenziata, di riciclaggio. Ma qualcuno ha mai pensato a cosa significano queste parole? Come mai c’è chi tiene così tanto affinché si mettano subito in moto? Dubitiamo molto che ci sia un particolare interesse per l’ambiente, per la salute e la tutela della gente. E’ molto più  probabile che ci sia invece qualcuno che come al solito ha la possibilità di speculare o comunque di creare profitto personale. Eh si, perché impianti di smaltimento, incenerimento, raccolta, e riciclo hanno bisogno di imprenditori, aziende che ne assumano la direzione, ma soprattutto che ne intaschino i guadagni.

Naturalmente soluzioni di questo tipo sono ampiamente condivise anche dalle istituzioni, che non vedono l’ora che i rifiuti scompaiano dalle strade, e quindi da davanti agli occhi delle gente (occhio non vede, cuore non duole), in maniera da poter ripristinare, il ciclo del produci-consuma-crepa, senza dare pretesti per  blocchi stradali,  presidi o anche  semplici volantinaggi ai soliti “facinorosi”!

 

Qualcuno ci dirà che tutto quel che abbiamo detto è giusto, ma che non è tempo di sofismi, e che la crisi attuale ha bisogno di risposte concrete!

Riteniamo che abolire l’attuale sistema di produzione sia una soluzione più che realista (oltre che necessaria), che irreale (e un po’ ipocrita) è illudersi di risolvere questa catastrofe ambientale appellandosi ai politici che l’hanno causata e al sistema che la produce.

E’ inutile lamentarsi del fatto che le istituzioni abbiano fallito se poi si va a votare alla prossima tornata elettorale. E’ inutile, per non dire stupido, credere che il riciclaggio risolva qualcosa. Perché dovremmo volere trasformare un qualsiasi oggetto di cui già disponiamo in un altro completamente uguale al primo, sprecando l’energia inevitabilmente necessaria a tale trasformazione, per di più liberando nell’aria che respiriamo diossina o polveri sottili letali per il nostro organismo?!

Non vogliamo più rifiuti, perché non vogliamo più discariche, perché non vogliamo più morti di tumore e così via?! Smettiamo di produrre, smettiamo di consumare, adoperiamoci per dare una scossa definitiva a questo sistema. Autorganizziamoci.

INCENERITORI, MEGADISCARICHE ED ECOBALLE NE’ QUI, NE’ ALTROVE!VIA I PARTITI E CHI LI FIANCHEGGIA ANCHE NEI PERIODI DI “QUIETE” APPARENTE!AD UCCIDERTI SONO LO STATO E IL CAPITALE… 

Gli anarchici del “Senza Patria”, per il momento da nessun luogo

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